La famosa fashion blogger racconta della volta
in cui trovò una corrispondente lasciando un
biglietto dentro un giornale molto
amato
C'è una solitudine insondabile nell'essere delle ragazze intelligenti. Non la solitudine generica che è tipica degli esclusi di entrambi i sessi, ma un sentimento più raffinato. Siamo certi che Tavi Gevinson abbia moltissimi amici: l'impressione che dà è quella di una persona estroversa, una capobranco senza la crudeltà spesso associata al ruolo. A volte, però, si lascia sfuggire qualcosa di più malinconico, come è successo in una conversazione con Leith Clark, direttrice di Lula.Tavi racconta della volta in cui trovò Lula nel suo quartiere, ed era così euforica all'idea che qualcun altro potesse leggerlo che lasciò un biglietto dentro il giornale con il suo indirizzo e-mail. Un'altra ragazza lo trovò e si scrissero: non si sono mai incontrate.
Questo succedeva nel 2008, Tavi Gevinson aveva dodici anni, era alle medie e non era “[...] molto socievole”. In quel paragrafo c'è di tutto: solitudine, curiosità, spirito di avventura, il desiderio di incontrare persone simili a lei e di sperimentare una forma di appartenenza. Tenero e struggente in almeno cinque modi diversi, e anche qualcosa da dire alle preadolescenti, ovunque e sempre: da questa sensazione di isolamento paralizzante puoi uscire, se ci provi.
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