Il proprietario di Bestseller acquista il 10% di Zalando
Anders Holch Povlsen, magnate danese dell’abbigliamento, ha acquisito il 10% di Zalando, uno dei principali rivenditore di calzature e moda online in Europa. Un numero sempre più crescente di aziende di prêt-à-porter si rivolge ai siti di vendita di moda online, perché sono sempre più numerosi i consumatori che comprano abbigliamento su questi siti. Questo mese, per esempio, Hennes & Mauritz (H&M) ha lanciato il proprio sito di vendita online negli Stati-Uniti.
In un comunicato il sito ha annunciato che Anders Holch Povlsen, proprietario di Bestseller, gruppo danese a cui fanno capo i marchi Jack & Jones e Vero Moda, ha acquisito delle partecipazioni presso diversi storici investitori di Zalando. Anders Holch Povlsen detiene anche il 28% del capitale del britannico Asos, principale concorrente di Zalando. Il portavoce del sito non ha voluto svelare il prezzo pagato da Anders Holch Povlsen.
"Anders Holch Povlsen sarà un socio importante con una posizione di lungo termine, e insieme vogliamo costruire il commercio di moda online di domani», indica nel comunicato Rubin Ritter, presidente del direttorio di Zalando.
Ci sono numerose speculazioni a proposito di una possibile futura quotazione di Zalando, ma il fondatore dell’azienda con sede a Berlino ha dichiarato che intendeva prima raggiungere gli obbiettivi di redditività sul suo mercato.
Zalando commercializza un migliaio di marchi. I suoi ricavi sono raddoppiati nel 2012 raggiungendo 1,2 miliardi di euro.
Anders Holch Povlsen, magnate danese dell’abbigliamento, ha acquisito il 10% di Zalando, uno dei principali rivenditore di calzature e moda online in Europa. Un numero sempre più crescente di aziende di prêt-à-porter si rivolge ai siti di vendita di moda online, perché sono sempre più numerosi i consumatori che comprano abbigliamento su questi siti. Questo mese, per esempio, Hennes & Mauritz(H&M) ha lanciato il proprio sito di vendita online negli Stati-Uniti.
In un comunicato il sito ha annunciato che Anders Holch Povlsen, proprietario di bestseller, Gruppo danese a cui fanno capo i marchi Jack & Jones e Vero Moda, ha acquisito delle partecipazioni presso diversi storici investitori di Zalando. Anders Holch Povlsen detiene anche il 28% del capitale del britannico Asos, principale concorrente di Zalando. Il portavoce del sito non ha voluto svelare il prezzo pagato da Anders Holch Povlsen.
"Anders Holch Povlsen sarà un socio importante con una posizione di lungo termine, e insieme vogliamo costruire il commercio di moda online di domani», indica nel comunicato Rubin Ritter, presidente del direttorio di Zalando.
Ci sono numerose speculazioni a proposito di una possibile futura quotazione di Zalando, ma il fondatore dell’azienda con sede a Berlino ha dichiarato che intendeva prima raggiungere gli obbiettivi di redditività sul suo mercato.
Zalando commercializza un migliaio di marchi. I suoi ricavi sono raddoppiati nel 2012 raggiungendo 1,2 miliardi di euro.
Quale guerra dovranno combattere le signore che nella prossima stagione indosseranno pump o anfibi in pelle a disegni camouflage? Quella contro la crisi, o contro i maschi confusi e violenti? Non è casuale che uno dei principali mood della prossima stagione sia proprio il disegno mimetico che si depositerà su abiti, giubbotti e calzature.
venerdì 28 giugno 2013
Ecco la pelliccia fatta di 'peli di petto
INGHILTERRA - Il caseificio Arla ha commissionato un particolare cappotto per promuovere il lancio di una nuova bevanda al latte e cioccolato, Wing-Co, destinata agli uomini: una pelliccia fatta di peli del petto.
Ci sono volute più di 200 ore per riuscire a raccogliere fino a un milione di ciocche di peli prese dai petti maschili. Le pellicce, acquistabili al prezzo di £2.499 (pari a circa €3.000), sono disponibili in edizione limitata.
Nonostante ci sia un modello con il petto depilato nel materiale promozionale, la società ha affermato che la pelliccia rappresenta una protesta contro gli uomini che un po’ alla volta stanno diventando sempre “meno uomini”.
giovedì 27 giugno 2013
La Valle dei Templi nella collezione di D&G per l'Estate 2014 „La Valle dei Templi nella collezione di D&G per l'Estate 2014 „
La Valle dei Templi nella collezione di D&G per l'Estate 2014“
La Valle dei Templi nella collezione di D&G per l'Estate 2014 „Dal tempio della Concordia al teatro di Taormina, al tempio di Apollo di Siracusa, facendo rivivere l'Odissea e tutte le avventure di Ulisse su un capo di abbigliamento. La Valle dei Templi nella collezione di D&G per l'Estate 2014 „La mitologia siciliana e, in particolare, la magia della Valle dei templi di Agrigento diventano fonte di ispirazione per la collezione uomo estate 2014 di Dolce&Gabbana.
La Valle dei Templi nella collezione di D&G per l'Estate 2014 „Lino, rete di seta, shantung, cotone, georgette e lino organza si intrecciano nelle tonalità del bianco e marrone per tornare a dare vita ai monumenti greci, dal tempio della Concordia al teatro di Taormina, al tempio di Apollo di Siracusa, facendo rivivere l'Odissea e tutte le avventure di Ulisse su un capo di abbigliamento.“
BOLLYWOOD(INDIA) Poco più di due mesi fa, unostilistaindiano ha deciso di “cavalcare” l’onda, e di mettersi a disegnare e a produrre scarpe “dadonna” per uomo. Non a caso, in questo momento, l’androginiain India è all’ordine del giorno. Va detto che la scarpa maschile con il tacco stiletto” - ha destato molto scalpore da subito: mai nessuno aveva osato così tanto. Però, come spesso accade, è una cosa insolita a diventare “l’oggetto del desiderio” di molti. Le ordinazioni, infatti, non si contano quasi più. Sono le stesse aziende che fabbricano le scarpe in questione a dirlo: “Abbiamo dovuto triplicare la produzione”. si sono adattati immediatamente a questa strana moda. Intervistati, in molti hanno premiato l’ideae l’ironia della cosa, anche se quasi tutti hanno parlato di fenomeno transitorio e passeggero. Lo stesso comico indiano Vir Das, che di certo non è avvantaggiato in termini di altezza, si è così espresso: "Camminare coi tacchi mette così tante donne di cattivo umore, quindi perché dovrei metterle anch’io?
Loro sono la nuova frontiera della moda, le modella che calzano dalla taglia 46 in su. Bellissime,
anche più delle colleghe 'magre', alte e soprattutto formose.
Le modelle curvy hanno cambiato il concetto di moda fatta solo per le 'anoressiche', nessun sacrificio per apparire più belle, perché lo si può essere anche con qualche chilo in più.
Inutile fare retorica, le plus size model non sono delle semplici paladine della bellezza curvy,
ma l'incarnazione della donna 'normale'.
Durante i primi anni del 2000 queste modelle venivano usate solo per sponsorizzare prodotti alternativi agli abiti. Casalinghi, occhiali da sole, orologi, scarpe,
creme. Dal 2006 la situazione si è evoluta, anche stilisti come Jean-Paul Gaultier e John Galliano hanno iniziato ad usare abitualmente per le loro sfilate modelle cosiddette plus size. Marchi italiani, come Elena Mirò, sono dedicati totalmente alla moda per le donne che calzano dalla 46 in su. Un bel passo avanti.
In ogni caso diventare una modella curvy non è cosa semplice, ci sono delle regole ben precise.
- Taglie accettate: dalla 42 alla 50
- Altezza minima 1,70 ( alcune agenzie indicano 1,75 mt come altezza minima)
Gli abiti più belli e più brutti della prima serata del Festival
gli outfit dei cantanti e degli ospiti di questo sessantatreesimo Festival della canzone italiana. Poche soddisfazioni arrivano dagli uomini: in molti hanno rubato i completi delle Iene diItalia1rischiando di somigliare a dei Men in Black. A rompere gli schemi ci ha pensatoMarco Mengoniin total blu, completo slim fit all’invero simile che lo faceva sembrare ancora più alto e slanciato. Altro abito diverso dagli altri è quello dell’ospiteFelix Baumgartner, che come il cantante diX-Factordecide di optare per il monocromatico, un completo rosso bordeaux spezzato solo da una camicia nera. L’effetto “Paolo Belli” aBallando con le stelleera dietro l’angolo ma l’eroe dei cieli ha una presenza fisica nettamente diversa. Brillano sul podio dei meglio vestiti il maestroBeppe Vessicchio, impeccabile nel suo completo classico e barba meno folta del solito,Peter Cincotti,Toto CutugnoeStefano Tempesti, al quale rimproveriamo solo di aver indossato una giacca un pò troppo stretta. Meritano di essere citati anche iMarta sui tubiperchè il loro look era in tema con la scenografia: sembravano appena usciti dal film “Nightmare before Sanremo”. Stendiamo un velo.
Ma passiamo alle donne, vere ambasciatrici della moda e del buon gusto sul palco del teatro Ariston.
La padrona di casa Luciana Littizzetto ha sfoggiato tre diversi abiti firmati
Aquilano Rimondi, brand dei due stilisti Tommaso Aquilano e Stefano Rimondi. Primo abito total black con piume e Swarovski che si trasforma: da principesco diventa un minidress. Bella l’idea, peccato che nel momento della trasformazione si siano viste anche le scarpe. Caro Rizieri, ci dispiace dirlo ma delle scarpe così brutte non si vedevano dai tempi degli zoccoli Dr Scholls. Cambio d’abito (ed anche di smalto a tempo di record): minidress blu, ancora cristalli e calze coprenti, che rimarranno ben salde alle gambe dellaLittizzetto anche nel terzo outfit. Stessa regola vale anche per le scarpe, diventate ormai parte integrante dei piedini da fata di Lucianina. Abito verde e nero nello stesso stile dei precedenti per la terza parte della serata: confidiamo negli stilisti che vestiranno la conduttrice di Sanremo e nella loro bontà nelle altre serate per vedere abiti migliori.
Partiamo da quelle che non ci sono piaciute. Simona Molinari
ha sbagliato periodo arrivando vestita da Mamma Natale:
Anche troppo corto l’abito e spropositato il fiocco sulle scarpe (ovviamente rosse) degno dei migliori fiocchi sui pacchi regalo. Come direbbeMara Maionchi: “Per me è NO!” Non stupisce e non colpisce nemmenoIlaria d’Amico, un pò banale nel suo abito nero a sirena che però faceva un pò troppo l’effetto pancera. Stesso discorso per Chiara, senza infamia e senza lode nel suo completo casacca e pantalone color blu elettrico.
Valeria Bilello(ex veejay di Mtv) aveva un abito bianco in stoffa leggerissima, completamente bianco con profili neri paillettati che la facevano sembrare una dea greca. Il trucco e il parrucco in stile Rose McGowan erano molto belli. Non male.Maria Nazionale, invece, fa categoria a parte: stretta in un abito fucsia, con una sola spalla a palloncino ed una fila di bottoni dalla spalla fino al polso da far invidia ai peggiori abiti da sposa, la cantante napoletana si merita il premio di “coraggiosa sanremese 2013″.Se il suo abito lo avesse indossato lo scorso anno Nina Zilli sarebbe stato un successoe sarebbe andato a ruba in tutti i negozi ma l’effetto “Zia Assunta” (una delle protagoniste del telefilm “La Tata”, ve la ricordate?) ha rovinato tutto.Scusaci Maria.
Si distinguono per glamour e stile la tennista Flavia Pennetta e le sorelle Parodi: la prima è apparsa in scena con un abito nero con applicazioni silver e gold con una profonda scollatura incorniciata da un’acconciatura molto morbida. Le seconde, invece, elegantissime nei loro abiti e, soprattutto, nelle loro scarpe gioiello. La regina dei fornelli di La7 Benedetta ha optato per un vestito beige in chiffon con bustino con decori argento mentre la sorella Cristina ha puntato tutto sul nero illuminato da applicazioni in cristalli. Senza ombra di dubbio le più belle della serata.