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giovedì 20 dicembre 2012

Intimo di Capodanno

come non essere banale

"A Capodanno l'intimo deve essere rosso!". E chi l'ha detto? Tendenze, mood e proposte per ricordare la notte del 31 non solo per il passaggio al nuovo anno.
Se credete ai Maya ed ora ve ne state sedute sul divano a sgranocchiare patatine invece di comprare regali di Natale & Co. è meglio che vi diate una svegliata signore perchè il 22 mattina vi sveglierete, esattamente come la mattina precedente, con la differenza che sarete in alto mare.


 Punto importantissimo per salutare il vecchio anno e dare il benvenuto al nuovo è la lingerie. Ci si pensa settimane per decidere su cosa orientarsi: stile, colore, tipo, forma ed abbinamenti vari con il vestito scelto per la festività. La scelta si presenta ardua, soprattutto se a vedere la vostra mise non sarete solo voi. Per i negozi, soprattutto quelli di intimo, si vedono donne dallo sguardo smarrito, girare tra manichini e scaffali. Una sola frase accomuna tutte: “Che mi metto a Capodanno?”.

Inutile dire che il colore più in voga nei negozi è il rosso. Veniamo da anni e anni di “A Capodanno l’intimo deve essere rosso!” E chi l’ha detto? Oggi sono qui per smontare completamente la banalità di questo luogo comune. Si, perchè L’INTIMO ROSSO A CAPODANNO E’ BANALE!!!

    
















Che andiate ad una festa, a casa di amici, in un locale o in qualunque altro posto il look sarà sicuramente elegante e l’intimo non deve essere da meno.
Optate per il nero, pizzo per la versione sensuale o raso per quella romantica, oppure puntate sul panna che dona sempre un’allure superchic. Si a fiocchi, nastri, pizzi, perline, swarowski e piccoli brillantini, vi renderanno particolari ed estremamente eleganti. Altri colori da abbinare al nero sono il rosa cipria, il bianco e si, il rosso ma che sia solo marginale. Per essere davvero super super chic e per niente banale il consiglio è quello di abbinare slip e reggiseno di due colori diversi ma con i relativi richiami tra l’uno e l’altro. Scegliete un ruggine o un bordeaux, di raso magari, e abbinatelo al panna ad esempio. Se poi alla fine della vostra schiena fa capolino un bel fiocco morbido allora l’effetto sarà meraviglioso. (trovate slip simili a quello in foto da INTIMISSIMI).


Molto meglio del solito banale rosso. No? Il rosso tenetelo per il giorno dopo! Cominciare la prima giornata dell’anno con un bel maglione o dolce vita rosso vi metterà di buon umore e vi porterà fortuna. E come si dice? Chi è fortunata a Capodanno è fortunata tutto l’anno!





giovedì 13 dicembre 2012

H&M raccoglie abiti usati in cambio di buoni sconto!







Ognuna di noi non ha nell’armadio un vecchio maglione o un paio di decolleté usatissime che rimanda sempre di mettere via?
Bene, è arrivato il momento! Sempre attento all’ambiente e alla produzione ecosostenibile, H&M continua la campagna di ensibilizzazione verso le tematiche ambientale e lo fa  lanciando su scala mondiale un progetto di raccolta di abiti usati per poterli riciclare e riutilizzare nella produzione di nuovi abiti.
Il fashion brand svedese sarà il primo ad intraprendere un progetto di questo tipo che partirà da febbraio 2013 e abbraccerà 48 paesi in cui sono presenti i suoi store. Con l’obiettivo nel lungo periodo di ridurre l’impatto ambientale generato dagli indumenti, fondamentale sarà il coinvolgimento e l’intervento dei buyer: per ogni busta di capi donata, IN QUALSIASI CONDIZIONE E DI QUALSIASI MARCA, H&M consegnerà un buono sconto di 5€ utilizzabile su una spesa minima di 40€.

E’ giunto quindi il momento di fare piazza pulita di tutto quello che non usiamo più, magari da anni, che avrà un doppio valore: farci risparmiare sullo shopping (che in tempi di crisi fa solo bene) e dare il proprio contributo a livello sociale.
L’impegno della catena svedese low cost, invece, nasce dalla creazione di Conscoius Foundation, che si propone di trovare soluzioni tecniche che permettano di riutilizzare le fibre tessili su ampia scala. Ogni stagione infatti H&M propone la sua Conscoius Collection, una linea di capi realizzati con cotone organico, poliestere riciclato, canapa organica.
“Il nostro impegno in ambito sostenibile si attua sia sul piano sociale sia su quello ambientale – ha dichiarato Karl-Johan Persson, CEO del colosso di abbigliamento – . Vogliamo contribuire alla tutela dell’ambiente, ecco perché offriamo ai nostri clienti la possibilità di lasciare i loro abiti usati nei nostri punti vendita”. I:Collect, partner di H&m in questo progetto, gestirà, attraverso la propria struttura, tutte le operazioni che permetteranno di restituire ai capi usati una nuova vita.
A gennaio non resta che aprire l’armadio e farsi un ulteriore augurio oltre a quelli delle vacanze natalizie: BUONO SHOPPING!

giovedì 6 dicembre 2012

Capitale della Moda



È chiamata "capitale della moda" una città assai influente nel settore della moda e nella quale essa è molto importante. In una capitale della moda hanno sede parecchi stilisti e aziende di moda.
Le quattro tradizionali capitali della moda sono: MilanoParigiLondra e New York. Esse di fatto ospitano ogni anno quella che viene definita settimana della moda. Negli ultimi anni comunque l'importanza dell'industria della moda è cresciuta in diverse altre città nel mondo, come ad esempio Roma e Tokyo, che sono talvolta state incluse nella lista.

Settimana della moda


La settimana della moda è un evento dell'industria della moda, della durata di circa una settimana, che permette agli stilisti ed alle case di moda di presentare le proprie ultime collezioni ed al pubblico di realizzare quale siano le ultime tendenze.
Le settimane della moda più importanti, sono quelle che si tengono nelle "capitali della moda"MilanoParigiLondra e New York. Dai primi anni duemila, le settimane della moda si sono diffuse in diverse parti del mondo.Alcune settimane della moda rappresentano presentazioni di prodotti specifici. Per esempio la settimana della moda di Miami è dedicata ai costumi da bagno, mentre quella di Portland alle sfilate ecologiche.
La prima settimana della moda si tenne a New York nel 1943, e fu realizzata con lo scopo di promuovere la moda locale, a discapito di quella francese, poiché per via della seconda guerra mondiale, era diventato impossibile importare abiti dall'Europa. Finita la guerra, l'iniziativa di New York fu adottata dalle altre capitali della moda Parigi, Londra e Milano.

spille e tessuto morbido?e non solo!

l'importante e avere  creatività.
                                        Questa foto risale ad 1anno fa,
                                         un mese dopo l'iscrizione nella mia accademia!
                               ognuno di noi colleghi
                                  doveva realizzare un suo abito 
                                           con un qualsiasi tessuto,qualsiasi colore e dei spilli.