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domenica 28 ottobre 2012


Idee fashion per i giorni di pioggia


Un look adatto durante i giorni di pioggia,
 per rallegrare il grigiore della città con un tocco di allegria,
 senza rinunciare alla praticità!

Questa settimana è stata tremenda: freddo, acquazzoni, anticipo d’inverno e umore sotto i piedi.
Ma perchè non risollevarci il morale con un tocco di colore? !

Pochi capi, ma ben studiati

La prima regola è avere dei pezzi basic, da abbinare un pò con tutto. Ad esempio un bel paio di jeans aderenti, che esaltano le forme, in un colore blu scuro, perfetti per mimetizzare le “chiazze” d’acqua che inevitabilmente potrebbero comparire sulle gambe. Li userete tantissimo, in ogni momento del giorno e perfino per uscire! Quelli nell’immagine sono Levi’s, ma ne esistono davvero di ogni tipo, da scegliere attentamente a seconda del vostro fisico.

Piedi ben protetti

Altra regola fondamentale: piedi asciutti! Se non volete rischiare di ammalarvi, scegliete un buon paio di calzature, possibilmente stivali.
Molto adatti all’uso durante i giorni piovosi sono gli stivali alti sotto il ginocchio, con una piccola decorazione (ad esempio un fiocco) e un tacco comodo, per poterli tenere addosso fino a sera e non stancarvi. Fondamentale in questo caso la qualità!
Un’alternativa è rappresentata da un ritorno importante quest’anno: gli anfibi! Molte di noi ne conservano almeno un paio nascosti in qualche scatola, ed ora è il momento di tirarli fuori, lucidarli e prepararli per la nuova stagione! Perfetti specialmente per le giovanissime, molto in voga quelli arrichiti da borchie (che potete applicare da sole, se siete amanti della personalizzazione, basta avere un pò di manualità). Per chi desidera comprarsi un paio di anfibi nuovo di zecca, da Bata sono in vendita tantissimi modelli, adatti a tutti i gusti.

Un must intramontabile

Necessario davvero in moltissime occasioni, anche quest’anno torna il tanto amato chiodo: il giubbino di pelle (o similpelle, come in questo caso) che dà grinta ad ogni look.
Anche in questo caso le borchie decorano queste giacche in tantissimi modi, anche i più fantasiosi. Io preferisco sempre la semplicità, poche decorazioni magari sulle spalle e sul colletto . Altra cosa importante, specialmente se volete rispettare gli animali e allo stesso tempo risparmiare: scegliete la pelle sintetica!! Questo vi consentirà anche di cambiare più spesso giacca, visto i prezzi più ridotti rispetto al materiale naturale.

Il dettaglio ironico

Come non sperare che dopo la pioggia venga il sereno? Per comunicarlo a tutti con simpatia, scegliete una felpa o un maglioncino con una stampa simpatica e colorata, magari di un arcobaleno!! La farete intravedere sotto il giubbino, dando un tocco casual e pratico al look di ogni giorno!

Un tocco di colore

Una vera fashion girl non può farsi mai mancare un guizzo di colore: io ho scelto il rosa, colore iperfemminile, in una variante tendente al fucsia.
Molto allegro e pratico l’ombrello a pois tono su tono, richiudibile per occupare poco spazio.
Indispensabile la pashmina leggera, in due colorazioni che richiamano il rosa e il nero, sfumate, da indossare avvolta attorno al collo o semplicemente per ravvivare la giacca.
Il cappellino di lana, con ponpon black, da infilare in borsa, sarà la nostra astuzia per quando alla pioggia si sommerà il vento, che non ci coglierà certo impreparate!
Ultimo tocco: un bracciale pink, con piccolo charm con un ombrellino! Delizioso per completare l’outfit con sobrietà, mantenendo la linea sportiva.
Così anche le giornate piovose saranno un motivo per farci tornare a sorridere!


mercoledì 24 ottobre 2012

                                   MODA UOMO:                         
                       SCELTE DI PRIMAVERA


Quanto è bello affrancarsi dalla schiavitù del trendy di passaggio. La strada maestra per riuscirci è indicata dallo spirito dell'epoca. Ibridazioni e rimescolio dei linguaggi, oggi più che mai, lasciano carta bianca all'inventiva del maschio contemporaneo. Vanitoso quanto basta, ma pur sempre consapevole del troppo che stroppia. Benvenute dunque le associazioni libere ma scaltre, originali eppure mai sguaiate. Con l'unico imperativo sempre valido: divertirsi! Non farlo in estate, del resto, sarebbe peccato capitale.
Il rosso e il nero. Anche se non avete letto Stendhal, tenete a mente il binomio. È un'accoppiata di carattere, grafica e seducente. Non c'è bisogno di strafare. Bastano il guizzo di una camicia, un paio di pantaloncini a righe, la giubba striata di vermiglio sull'intellettualissimo total black. Effetto assicurato.
Pop-bimbo. Macchinine, mongolfiere e scalmanati pupazzetti. Voglia pazza di stampe che neanche sul pigiamino d'infanzia uno oserebbe. Ma l'uomo dall'attitudine bislacca e rilassata invece sì. Con buona pace del fanciullino che sempre gli si annida nel cuore.
L'impallinato. Sono finiti i tempi in cui il pois, con rarefatta discrezione, punteggiava la vestaglia dell'elegantone in ozio. Ora occhieggia, ipertrofico, sulle camicie e sulla fodera della giacca. E non sembra niente male.
Bomber boom. Lo usavano gli aviatori prima, i rapper poi. Oggi lo usano tutti, perché il giubbotto non ti tradisce mai. Corto che sia, in jersey o suede, è una garanzia di sportività. Ovvero l'antidoto supremo alla mise troppo leccata.
Messico. Dagli Appennini alle Ande vale la stessa regola: del poncho non si butta nulla. In primis le stampe, che migrano su felpe e maglie. Quindi le nappe, ciondolante contorno ad insoliti calzoncini. L'etno-chic 2.0 è servito.
Chiodo scaccia chiodo. Sta al jeans e alla maglietta come il cacio sui maccheroni. E fa subito bel tenebroso. Al posto della pelle, però, funzionano anche il cotone e la felpa. Ben venga allora piazzarlo sui pantaloni di taglio svelto, abbinandoci magari una quadrettatura vichy. È una mossa da mille punti.
Qualcosa di blu. Non di solo grigio vive l'uomo. Né tantomeno del soporifero blu-che-non-guasta-in-ufficio. La secolare cromoclastia cede sotto i colpi di sciabordate vitaminiche, elettriche ed elettrizzanti. In vetta alla classifica: cobalto e turchese.
Passaggio in India. Una bella seta jacquard evoca presto l'immaginario orientale. Ma la linea divisoria tra l'esotica raffinatezza e la pacchianata memorabile è sottile come un capello. Sui pantaloni che scivolano come una vestaglia meglio allora una ruvida maglia. E l'equilibrio è ristabilito.
Surfisti. Purché vi siano barba e piercing. Purché il fisico sia nerboruto e guizzante. Se un simile corollario vi si addice, giocate pure a fare gli omaccioni da spiaggia californiana. Senza nessuna remora per i lanceolati fiori di sterlizia. Sì, proprio di sterlizia.
Relax sartoriale. Doppiopetto mon amour. Col vezzo di indossarlo slacciato. È una deliberata deroga alla prescrizione di tenerlo chiuso, si capisce. Innocuo atto di rivolta che scampa chiunque dalla nomea di damerino rampante, tutto sigaro, pochette e niente arrosto.
Tra le dune. D'estate il trip da safari urbano è duro a morire. Gran sfoggio di sahariane e colorini stinti dal sole. Con qualche godurioso tocco di lurex è la novità di stagione.
Tutti in riga. In passerella se ne sono viste di ogni spessore. Dal gessato grosso un po' tamarro all'irrinunciabile tocco marinaro. Noi si indulge con piacere a certi riferimenti impiegatizi, grigio grisaglia e azzurrino, col millerighe della camicia che occhieggia su completo, giacca e pantaloncini.
Parata militare. Il piglio soldatesco piace sempre perché la divisa sa di maschio. Aggiungici però una spruzzatina di technicolor, col mimetico che vira verso il bluette e qualche pizzico di fucsia, e l'austerità marziale fa finalmente a farsi benedire.
Denim. Specie quello della giubba di jeans, che è come il prezzemolo. Da usarsi e abusarsi come già accade da qualche stagione.
Rock it. Lucentezze satinate, fiorellini policromi, righe circensi. Lo zazzeruto sbruffoncello riesumato dai primi anni '70 londinesi miete ancora vittime. Senza rinunciare a pantaloni a sigaretta e jeans strizza-tutto.
Grafico è bello. Mettere nero su bianco significa chiarire le proprie idee, e non solo. È soprattutto un'operazione estetica primaria e ineludibile. C'è della purezza ascetica, ma talvolta non manca del ludico. Bianco e nero come strisce di fumetto.

lunedì 1 ottobre 2012


                            

                Sfila la trans più famosa

                               Lea T per Philipp Plein


                         in costume.....

Ha sfilato sulla passerella rock di Philipp Plein per la prossima PE 2013 ....